Il medioevo e le sue invenzioni

Parlando di Medioevo, questo lo ho già scritto, si pensa sempre a un periodo buio (la frase “i secoli bui” fu inventata da Montanelli), oscuro e pieno di irrazionalità.
In realtà le cose non stanno così, come sempre. Basterebbe ricordare Dante, San Francesco, Boccaccio o Petrarca ma c’è ovviamente anche dell’altro; ad esempio le invenzioni del medioevo che hanno radicalmente cambiato la società che vediamo e “sentiamo” anche oggi.
Di seguito vi riporto alcune delle tante invenzioni medievali.

  • il ferrare i cavalli è un’idea nata nel medioevo. Da Carlo magno in poi si inizia  a conoscere il ferro da cavallo e la staffa.  Innovazioni che permisero l’utilizzo dei cavalli in guerra ma anche nei lavori di tutti i giorni. I Romani, infatti, usavano pochissimo il cavallo in guerra ( gli spostamenti delle truppe avvenivano a piedi) ma anche per i lavori di tutti i giorni; grazie a queste “invenzioni” si iniziarono a utilizzare modi di dire che sono ancora presenti nel nostro linguaggio. “Perdere le staffe”, “mi sento ferrato”, “parto a spron battuto” (partire a speron battuto) nascono  nel medioevo;
  •  la  cappa del camino;
  •  la polvere da sparo (Petrarca ad esempio ci parla “dei tuoni che vengono dalla terra”);
  •  gli anestetici (Boccaccio parla di un medico che aveva preparato una brocchetta con l’oppio per sedare un paziente; nelle rappresentazioni dell’epoca vengono rappresentati medicinali, arnesi, brocche con narcotici ma anche “ex voto”, nel senso dove non arriva la medicina arriva il divino);
  • Abbiamo poi gli occhiali (nel 1280 circa), anche Petrarca dovette usarli ( e ne parla in una sua opera), inoltre c’è una diatriba tra i fiorentini e i pisani sulla loro invenzione ( a Firenze c’è una scuola e anche la tomba dedicata a chi secondo loro ha inventato gli occhiali…e tutto per una persona mai esistita!).I romani utilizzavano i fondi di bottiglia per correggere la vista, ma solo nel medioevo ci fu l’invenzione delle lenti correttive da parte di un veneziano e poi fu un pisano che capì come creare gli occhiali.
  • I vetri alle finestre;
  •  La scala musicale (la “mano guidoniana” – mezzo meccanico usato per facilitare agli scolari l’apprendimento della solmizazione musicale- fu creata da Guido d’Arezzo; la mano ancora oggi viene utilizzata nei conservatori per imparare le varie scale;
  •  L’Introduzione dei numeri arabi e quindi introduzione dello 0 (con i romani, lo 0 non c’era e già il semplice calcolo di una divisione era difficoltosa) da parte di Fibonacci;
  • Il mulino a vento.
  •  La pasta con tanto delle prime fabbriche di produzione e di conseguenza la forchetta;
  •  i bottoni, i pantaloni e le mutande. La nascita dei bottoni diede vita a una vera e propria rivoluzione dei costumi. Grazie ad essi si può dire che nacque la moda come la conosciamo oggi (anche all’epoca di Dante sia uomini che donne utilizzavano le tonache);
  •   la carta e la filigrana (a Fabriano; fino a poco tempo fa in quella località si producevano nel paese marchigiano i dollari americani), ma anche il libro come lo conosciamo oggi (Manuzio pensò ai libri in quarto);
  •  le carte da gioco;
  •  l’orologio .

Concludo parlando di curiosità legate al medioevo e i nostri giorni. Picasso prese ispirazione per il Guernica da un opera medievale (una miniatura del Beato di Liebena)e Walt Disney prese ispirazione per disegnare Biancaneve da una statua di Uta di Bellenstedt.